Le moffolette dei morti sono solo una delle tante tradizioni palermitane che riguardano la festa del 2 novembre.
Questa festività, a Palermo, è ancora molto sentita. E, nonostante le intrusioni da oltreoceano che hanno determinato l’avvento di Halloween, nulla potrà togliere dalle tavole di palermitani, moffolette, frutta di martorana, pupe di zucchero ed il classico “cannistru”.
I bambini aspettano i morti, quasi come Babbo Natale. Tradizioni e leggende popolari narrano infatti che nella notte tra l’1 ed il 2 novembre, i defunti vadano a trovare i loro cari ancora in vita, a lasciare doni per i bambini.
Chi rispetta le tradizioni più antiche, in quella notte, nasconde anche le grattugie, che si dice possano essere usate dai morti in visita per grattugiare i piedi!
I bimbi, al risveglio, troveranno poi regali, giocattoli e dolci!
Protagonista indiscusso è “u cannistru”, un cesto pieno di meraviglie, dolci e dolciumi.
Al centro della cesta campeggia la “pupa di zucchero” o “pupaccena”. Si tratta di una bambola fatta interamente di zucchero. Anticamente questa raffigurava personaggi cavallereschi: principalmente cavalieri, damine e contadine. Oggi naturalmente troviamo le figure più varie (da Elsa di Frozen a Spongiball, dai Simpson ai Puffi).
Altro protagonista indiscusso del cannistro è la frutta di martorana. Un trionfo di piccoli dolciumi di pasta di mandorle a forma di frutta e verdura. A questo LINK trovate la ricetta del mio amico Patrizio all’interno del suo blog!
A completare il cesto, ci sono poi i famosi “tetù e teto” , i taralli siciliani (ricette sul blog della mia amica Alba), frutta secca e cioccolato!
E poi loro: le moffolette dei morti. Tipica colazione palermitana del 2 novembre. Si tratta di panini tondi, ricoperti dell’immancabile cimino (semi di sesamo), sfornati caldi, e conditi con sale, pepe, olio (che di solito, visto il periodo, è olio nuovo), ed acciughe. Poi si può aggiungere anche caciocavallo, o primosale, o ricotta fresca.
Un piatto semplice, povero e buonissimo!
Moffolette dei morti
Ingredienti
Per le moffolette
- 250 grammi semola di grano duro
- 200 grammi farina tipo 1 o manitoba
- 1 tazzina olio d'oliva
- 12 grammi lievito di birra fresco (oppure una bustina di quello secco)
- 1 cucchiaino malto o miele
- 250 ml acqua
- 15 grammi sale
- q.b. semi di sesamo
Per condire
- 3 acciughe (per ogni moffoletta)
- q.b. sale
- q.b. pepe
- q.b. olio d'oliva
- q.b. origano
- q.b. caciocavallo, primosale o ricotta (opzionale)
Istruzioni
- In una ciotola mettete la semola, la farina, il lievito, il malto, l’olio e l’acqua e cominciare ad impastare.
- Appena ottenuto un impasto compatto, aggiungete il sale e lavorate finché non si sarà ben incordato
- Trasferite su un piano, date qualche piega e fate riposare 30 minuti.
- Trascorso il tempo, ripete l'operazione un paio di volte.
- Dopo aver dato le ultime pieghe, formate una palla e trasferitela in una ciotola oleata. Coprite con la pellicola e lasciate lievitare in forno spento con luce accesa per due ore.
- Riprendete l'impasto e dividetelo in 6 pezzi più o meno uguali. Formate delle palline e con il matterello stendete dei dischetti. Arrotolateli su se stessi formando dei salsicciotti. Allungateli un po’ lavorando con i palmi, ed arrotolateli a forma di chiocciola. Copriteli e lasciate lievitare un'ora.
- Riprendete le vostre chiocciole, schiacciatele e richiudetele verso il centro formando così delle palline.
- Schiacciatele un po', spennellate la superfice con dell'acqua e cospargete di semi di sesamo. Coprite e lasciate lievitare un'altra ora.
- Portate il forno a 220°, infornate le moffolette e lasciate cuocere 20 minuti.
- Una volta pronte, lasciate intiepidire leggermente, tagliatele a metà e conditele con due o tre filetti d'acciuga, sale, pepe, origano, ed il formaggio che preferite. Servite ancora tiepide!
E se avete in programma un weekend a Palermo, alla scoperta delle sue bellezze e tradizioni, potete leggere la guida che ho scritto: Un weekend a Palermo: cosa fare, dove andare e cosa mangiare.